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sabato 25 settembre 2010

APPUNTI DI VIAGGIO -direttamente dall'intervento di Matteo Al Kalak @ Pieve di Rubbiano

E' Matteo Al Kalak, giovane Dottore in storia, perfettamente a suo agio di fronte all'attento pubblico di Rubbiano, a chiederci lo sforzo di "retrodatarci".
COSA?!
Nell'era di internet, facebook, twitter, flicker (e chi più ne ha più ne metta...vero Ele?!) per leggere il Duomo di Modena -e trovare il suo "sovrasenso" (senso ulteriore rispetto a quello terreno)-  bisogna che ci sforziamo di pensare non in avanti, ma indietro...
Bene, proviamoci!
D'altronde la cornice sembra quella giusta...
Siamo infatti nella Canonica della PIEVE di RUBBIANO (Pieve come "chiesa madre di un territorio") e così come ci mostra il nostro relatore siamo in un luogo di rifugio, protetti dalle mura di una BIBBIA PAUPERUM "tripartita".
La struttura della chiesa- continua Matteo- può essere infatti suddivisa in 3 sezioni:
ESTERNO, PORTE, INTERNO.

1. All'ESTERNO, dove si scatena il male, si parla (e quindi si LEGGE) il peccato.
                        Interessante la figura di Eva che sviluppa gli attributi femminili solo dopo aver compiuto il peccato (studio di Chiara Frugoni)
2. Le PORTE, i luoghi di passaggio per eccellenza, (dove si collocano gli amuleti!), rappresentano il punto in cui il credente vince il male e abbraccia il bene.
                        "Abitanti" tipici delle porte i PROFETI:  simboli del passaggio tra l'antica e la nuova alleanza, vivono prima dell'avvento di Cristo, ma ne intuisiono la rivelazione.
3. L'INTERNO come luogo sicuro, scrigno con le reliquie del santo protettore.

E una volta che il fedele ritornerà all'esterno della chiesa e sarà quindi nel luogo del male, questi sarà immune, in quanto "munito" dei sacramenti di Cristo, la "PORTA" per eccellenza .

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